Il fondo Stefano Tassinari è conservato presso la Biblioteca Comunale Giorgio Bassani di Ferrara.
Subito dopo la scomparsa di Stefano, la moglie Stefania De Salvador e la mamma Anna Mascellani hanno convenuto di donare il patrimonio bibliografico di Stefano ad una biblioteca pubblica.
Si tratta di un fondo di 3380 volumi che sono stati acquisiti e catalogati anche grazie all'impegno e alla determinazione di Luisa Martini, direttrice della Biblioteca Bassani e di Massimo Maisto, assessore alla cultura.
I volumi hanno particolare valore perchè sono il materiale sul quale Stefano ha lavorato quotidianamente e ci accompagnano nel comprendere il percorso dell'intelletuale e del letterato, molti di essi sono autografati dagli autori.
Tutto il patrimonio librario è stato conferito sia per la consultazione che per il prestito.
Di seguto il percorso da seguire per l'individuazione on line del Fondo:
Dopo l'accesso a catalogo on line si sceglie Biblioteca Bassani tra le Biblioteche comunali dal menù a tendina che invita a selezionare la biblioteca.
Successivamente si digita Stefano Tassinari nel campo di ricerca.
Il risultato della ricerca saranno tutti i volumi del fondo conferiti alla Biblioteca Bassani.
Qui la presentazione del progetto da parte di Luigi Malaspina pubblicato il 24 Dicembre 2014 su listonemag.it
"Mi sono perso per le vie di Berlino. Sono sceso alla fermata di Möckernbrücke, mi sono addentrato nel distretto di Kreuzberg e ho svoltato alla Wartenburgstraße. Cercavo un gruppo che suonasse in strada, i ‘Lover’s Rock’. Non li ho trovati, ma mi sono imbattuto in un autore che della città tedesca ha restituito le strade, i mattoni, le atmosfere. Jakob Arjouni è il nome di chi mi ha fatto da guida in questo viaggio immaginario, perché la città raccontata nel libro ‘Eddy il santo’ ha il sapore cinematografico dei gialli in bianco e nero, e i muscoli e le cicatrici della sua ultima pelle meticcia. Questo romanziere di origini turche, ideatore del genere ‘etno-thriller’, non ha fatto in tempo a lasciare una produzione corposa. Una malattia lo ha privato della vita nel gennaio dello scorso anno. Eppure le dinamiche narrative adottate accompagnano chi sceglie di avventurarsi nella lettura in un percorso dove un effetto realistico legato a questioni sociali si salda a uno più immaginifico. E il biglietto per questo viaggio in una Berlino immaginaria, me lo ha consegnato idealmente Stefano Tassinari.
Già, perché ‘Eddy il santo’ è cronologicamente l’ultimo titolo acquistato dallo scrittore ferrarese, scomparso nel maggio del 2012, e donato alla biblioteca ‘Bassani’. Nel 2013, infatti, la struttura di via Grosoli ha accettato il lascito delle opere della raccolta Tassinari, destinando gli oltre tremila volumi appartenuti a Stefano all’uso pubblico e alla consultazione. Una collezione di titoli catalogati, 3380 per l’esattezza, che spaziano dai numerosi testi di narrativa italiana e straniera, a scritti sulla cultura e saggi di politica, oltre a varie pubblicazioni e riviste, abbracciando un arco temporale che dal 1968 arriva agli ultimi anni della nostra storia recente. Una volta entrati all’interno della biblioteca del Barco, poi, ci si trova di fronte a uno scaffale di opere, contrassegnate dal marchio ‘Fondo Stefano Tassinari’. Scaffale composto da libri estrapolati dalla sua raccolta, che mensilmente viene aggiornato in funzione per esempio dell’autore, della collana, o della casa editrice. Le opere targate ‘Fondo Stefano Tassinari’, inoltre, sono rintracciabili nell’archivio virtuale della biblioteca, e possono essere prese in prestito gratuito per un periodo di un mese."